Ottobre 24, 2025
La Costa d’Avorio affronta sfide nella fornitura di cacao: gli esportatori rifiutano grandi quantità di cacao
La Costa d’Avorio, il più grande produttore mondiale di cacao, sta affrontando seri problemi di qualità nelle sue esportazioni. Gli esportatori stanno restituendo grandi quantità di fave di cacao arrivate ai porti a causa della muffa e dell’alto tasso di scarto.
Pressione sull’offerta e spedizioni rifiutate
Secondo fonti vicine al mercato, circa il 65% dei camion (ognuno contenente tra 30 e 60 tonnellate di fave di cacao) viene rimandato indietro. Ciò complica ulteriormente l’approvvigionamento in un momento in cui il mercato si aspetta già un surplus.
Nonostante siano trascorse più di due settimane dall’inizio della stagione principale del raccolto 2025–2026, i problemi di qualità persistono. Le fonti riportano che le spedizioni contengono in media 110 difetti ogni 100 grammi, superando il limite ufficiale della Costa d’Avorio, fissato a 90–100 difetti ogni 100 grammi.
Fave piccole e contaminanti aggiuntivi
La dimensione delle fave di cacao è un indicatore chiave della qualità. Le fave più piccole richiedono una lavorazione maggiore e, di conseguenza, hanno un valore inferiore sul mercato.
A peggiorare la situazione contribuiscono la presenza di piccoli gambi, pietre e residui del tessuto che collega le fave al baccello. Questi contaminanti non solo riducono il valore del prodotto, ma aumentano anche il rischio di danni alle attrezzature di trasformazione.
Aumenti dei prezzi e miscelazioni rischiose
Il governo della Costa d’Avorio ha aumentato i prezzi per gli agricoltori per incentivare l’arrivo di più fave nei magazzini. Tuttavia, questa misura potrebbe avere effetti indesiderati: agricoltori e intermediari potrebbero mescolare fave di qualità inferiore con quelle del nuovo raccolto principale prima della consegna ai depositi.
Ciò potrebbe ulteriormente ridurre la qualità complessiva e aumentare la tensione sul mercato.
Esperienze passate e rischi attuali
Durante la stagione 2024–2025, la Costa d’Avorio ha già affrontato problemi simili di qualità. Persino Cargill Inc. è stata costretta a sospendere temporaneamente la lavorazione del cacao, poiché gli alti tassi di scarto riducevano la produttività e rappresentavano un rischio per i macchinari.
Gli stessi problemi si stanno ripresentando nella stagione del raccolto principale di quest’anno, segnalando un serio campanello d’allarme per investitori e produttori che monitorano la fornitura globale di cacao.
Gli esperti sottolineano che, sullo sfondo del previsto surplus e dell’aumento dei prezzi, la scarsa qualità potrebbe causare turbative di mercato a breve termine e compromettere l’affidabilità della fornitura a lungo termine.
Fonte:
Bloomberg — “Ivory Coast Exporters Reject Cocoa Beans Over Poor Quality”, 2025
🔗 https://www.bloomberg.com